L’abolizione del voto numerico nella scuola primaria rappresenta un risultato positivo di quella parte di insegnanti e del mondo della scuola che ha sostenuto le richieste delle associazioni professionali. Una richiesta che mirava a rimettere al centro l’obiettivo di una scuola di base inclusiva, capace di realizzare il dettato costituzionale attraverso una qualificata e adeguata proposta didattica, in grado di consentire a tutti gli alunni i migliori esiti possibili in termini di apprendimento.
Le parole chiave: obiettivi e livelli di apprendimento, dimensioni e criteri della valutazione, giudizio descrittivo. Con questo vocabolario possiamo dare evidenza, nei percorsi scolastici, alla valutazione formativa, una valutazione che non misura la distanza tra aspettative dell’insegnante e risultati, né lo scarto tra i risultati del singolo rispetto a quelli della classe, ma il progresso degli apprendimenti di ogni singolo soggetto, i suoi punti di forza, i suoi successi, le sue difficoltà… ed è in questa dimensione individualizzata della valutazione che si colloca la stessa possibilità di riconoscere e dare spazio ai processi di autovalutazione, così come alla valutazione del gruppo e nel gruppo.