>> Iniziativa del 2 Aprile 2025 presso ROMA TRE (presidio reale e virtuale) dalle 10 alle 18:30

Iscrizione al Seminario formativo sulle Indicazioni Nazionali 2025 presso Roma Tre del 2 aprile 2025 in presenza e online. Compilare il form a questo link https://forms.gle/w845jfVUczddYKwo9 sia per partecipazione in presenza che a distanza.

Compilando il form si può richiedere attestato di partecipazione per formazione in base a L. 170.

Interventi di: Mauro Ceruti, Massimo Baldacci, Italo Fiorin, Elisabetta Nigris, Cristiano Corsini, Gianna Fracassi introdotti dai presidenti nazionali delle associazioni organizzatrici.

Dalla nostra segretaria

Il Movimento di Cooperazione Educativa ha preso seriamente in carico le Indicazioni nazionali 2025 e ha coinvolto tutti gli interessati in momenti di lettura collettiva, in proposte di azioni rivolte all’esterno per affermare l’impossibilità di riconoscersi in questo documento, in una riflessione puntuale su tutte le parti, comprese quelle disciplinari per restituire agli iscritti e a chi ci segue attraverso questo sito e i nostri social il pensiero costruito attraverso il confronto fra le varie voci del Movimento cioè quelle dei gruppi territoriali e dei gruppi nazionali di ricerca.
Da questo primo confronto sono emerse valutazioni molto critiche sia sul modo in cui è stato elaborato il documento, senza alcun coinvolgimento degli insegnanti che per primi avrebbero dovuto manifestare la necessità di una revisione delle indicazioni 2012, sia sui contenuti. Rispetto a questo, fin dal giorno della pubblicazione si sono susseguiti interventi e dichiarazioni di esperti che hanno confermato il nostro pensiero e ci hanno offerto strumenti di analisi che ci hanno supportato nel nostro lavoro.
Il 21 marzo abbiamo partecipato all’audizione con la Commissione Perla dichiarando apertamente e motivando l’impossibilità di riconoscersi in questo documento. Il 25 marzo abbiamo inviato il testo scritto di 8000 caratteri richiesti dalla Commissione e costruito con l’apporto di tutti i gruppi e di singoli.
Continueremo l’analisi del documento e costruiremo strumenti per gli insegnanti per offrire stimoli alla riflessione e strumenti per argomentare il nostro dissenso.
Parallelamente al lavoro avviato sul testo, abbiamo mantenuto i rapporti interassociativi perché siamo consapevoli che una sola voce non basta, occorre fare rete, organizzare forme di resistenza comuni, diffondere nella scuola attraverso tutti i canali le nostre analisi perché gli insegnanti prendano coscienza di quanto sta succedendo e portino nei Collegi Docenti le riflessioni fatte su scala nazionale da sostenere localmente con la partecipazione di tutte/i.
Ciò che occorre contrastare non è solo il contenuto anacronistico e regressivo del documento ma il tentativo di trasformarlo in “programma” andando a ledere sia la libertà di insegnamento sia l’autonomia scolastica.
Con le associazioni sono stati elaborati i documenti che condividiamo in questa pagina che invitano le scuole ad associarsi nel rifiuto/boicottaggio del questionario-farsa inviato nei giorni scorsi e già emendato (da 250 caratteri lasciati alla scrittura libera si è passati a 2000) e a partecipare al presidio di Roma del 2 aprile.
Altre azioni sono in corso tramite i nostri social: “Un MEME al giorno” per attaccare anche con l’ironia questa operazione che vuole riportare la scuola indietro di 20 anni e anche più. Qualcuno richiamava i programmi Ermini del ‘55 dove si parlava di “fanciullo tutto intuizione, fantasia e sentimento” e che avevano a “fondamento e coronamento” la religione cattolica. Rifarsi al passato per chiudere gli occhi di fronte al presente, che ci interroga ogni giorno e ci pone problemi di grande complessità, è il modo scelto da questa Commissione. È significativo che non sia stato chiamato a partecipare alla Commissione o ad un momento di confronto nessuno di coloro che avevano elaborato le precedenti Indicazioni; si vuole segnare uno stacco, una discontinuità rispetto alle indicazioni precedenti di cui si sono stravolti principi e impostazione, un’operazione di cui la scuola non aveva certamente bisogno.
Sappiamo che la battaglia si vince solo se si è in tanti e se le forze politiche che si riconoscono in questo rifiuto ci appoggiano con azioni concrete in Parlamento. Sappiamo che siamo in minoranza ma la nostra voce può unirsi a quella di tanti altri che, di fronte ad un problema che pone tutti i cittadini di fronte a scelte educative che riguardano il futuro dei nostri figli e nipoti, ci auguriamo possano superare le divergenze e aiutarci a costituire la massa critica necessaria per vincere.

Donatella Merlo, Segretaria Nazionale MCE

Documento inviato alla Commissione Perla in seguito all’audizione del 21 marzo 2025


Dai tavoli Interassociativi

Per un autentico dibattito pubblico.
DICIAMO NO AL QUESTIONARIO SULLE INDICAZIONI NAZIONALI

Il questionario è stato modificato: lo spazio per le osservazioni è stato ampliato da 250 a 2000 caratteri. La compilazione dal 20 marzo al 10 aprile.