Dal sito Indire
Che cosa ha rappresentato per la scuola italiana il Movimento di Cooperazione Educativa? E quali sono stati i legami tra Mario Lodi e il MCE?
Maestro, scrittore, pedagogista, Mario Lodi ha fatto parte attivamente del Movimento che voleva cambiare la scuola in senso democratico. L’associazione, basata sul principio della cooperazione come valore e come pratica, tra adulti, tra bambini, tra adulti e bambini, è nata 70 anni fa e ha preso le mosse dal lavoro del maestro francese Célestin Freinet (1896-1966), fondatore della “pedagogia popolare”.
L’alfabetizzazione culturale e sociale costituivano le idee fondanti del Movimento, e rappresentavano le finalità di una scuola attenta alla relazione, alla comunicazione e all’integrazione sociale, nello spirito della Costituzione. Tali idee si sono via via arricchite nel corso degli anni con i contributi di ricerche e sperimentazioni sul campo.
Di tutto questo si parlerà giovedì 21 ottobre dalle 17 alle 19 in occasione del webinar “Mario Lodi e il Movimento di Cooperazione Educativa MCE”, organizzato nell’ambito dell‘iniziativa Spazio Lodi.
Durante l’incontro verrà approfondito il ruolo che ha avuto, nello sviluppo delle idee e delle pratiche didattiche diffuse dal MCE, la didattica di Mario Lodi incentrata sulla pratica della ricerca e della scrittura collettiva, sull’uso di strumenti e tecniche innovative.
All’incontro, moderato e coordinato dalle ricercatrici Indire Pamela Giorgi e Irene Zoppi, parteciperanno Anna D’Auria, segretaria nazionale del MCE; Roberto Lovattini, maestro di scuola primaria collaboratore ed amico del maestro Lodi e Giancarlo Cavinato, già dirigente scolastico e formatore.
Quello del 21 ottobre è il secondo di una serie di incontri che nel corso dei prossimi mesi e per tutto il 2022 – anno del centenario della nascita di Lodi – verranno organizzati per approfondire la figura di uno dei protagonisti del rinnovamento pedagogico della scuola italiana, scrittore di molte storie per ragazzi e formatore di generazioni di insegnanti.