Lando Landi ci ha lasciati fisicamente ma non uscirà facilmente dalle nostre menti, il vuoto più grande emergerà quando nei prossimi incontri del Movimento non lo vedremo più nei nostri gruppi, a discutere, a infervorarsi per le cose in cui credeva e che ci lascia in eredità. L’eredità di una vita spesa per tutti noi che non abbiamo abbastanza parole per ringraziarlo. Faremo rivivere il suo impegno, la sua ricerca incessante, nei nostri gruppi perchè ci sembra il modo migliore per ricordarlo e riempire il vuoto.
Grazie Lando…
La Segreteria del MCE
Caro Lando
Oggi tu ci hai lasciati e noi siamo disorientati, addolorati per aver perso un
compagno e un amico. Se potessi parlarti un’ultima volta ti direi grazie, per come
negli anni hai saputo portare avanti la parte migliore del nostro movimento, ti direi
grazie anche per come ti sei sempre posto nei nostri confronti che molto avevamo
da imparare da te. Anche nel dissenso sapevi dialogare e spesso spingere avanti la
discussione, sempre per il bene dell’associazione, ma anche dei nostri rapporti
interpersonali. La tua storia di insegnante è lunga e non mi azzardo a delinearla in
queste poche righe. Hai condiviso con molti dei nostri padri fondatori la storia del
Movimento, fra i tuoi amici più cari vorrei citare Fiorenzo Alfieri, Bruno Ciari, Lidia
Tornatore e Aldo Pettini. Sei stato maestro per anni di Scuola Città e poi il tuo salto
all’Università sempre con l’intento di portare ai più giovani la tua esperienza e la tua
cultura per far crescere nei futuri maestri la gioia di far scuola in maniera nuova e
gratificante. Sei stato anche il promotore del gruppo di ricerca Storia e territorio,
insieme a Rosaria tua compagna di vita e che sempre ti è stata vicina. Sei stato
sempre presente anche nel gruppo territoriale fiorentino. Ci mancherai fisicamente,
ma la tua saggezza e le tue indicazioni ci accompagneranno sempre.
Ciao Lando MCE ti saluta.
Dal Gruppo territoriale Mestre Venezia
Nel nostro libro di vita
Caro Lando, ti salutiamo con il ricordo del laboratorio che hai tenuto alla scuola primaria Virgilio a
Mestre nel 2008. Ci hai insegnato una grande varietà di tecniche grafiche, pittoriche, corporee,
manuali, Ci hai fatto vivere nella preistoria, portati nel mondo di Hula, e l’anno successivo nel
castello medievale.
Mani che hanno lavorato
Al tempo del lockdown diversi insegnanti e genitori hanno richiesto il libro e il cd-rom per svolgere
attività con i ragazzi superando la didattica a distanza trasmissiva e la chiusura in casa e inviavano
foto con i teepee costruiti in giardino mantenendo le debite distanze. A Foligno nel 2018 hai acceso
il fuoco della formazione.
Cantieri per la formazione, Foligno, luglio 2018
Le pubblicazioni di cui ci hai fatto dono, L’avventura di Hula, Prevedere il tempo, Dallo schema
corporeo all’orientamento, arricchiscono la biblioteca MCE di stimoli suggerimenti proposte
operative.
Non ci sono state scadenze della vita associativa in cui tu non sia stato presente, dagli stage degli
anni 70 (ricordiamo un tuo intervento a Crespano del Grappa in un incontro sull’antropologia in cui
hai presentato un’esperienza di classificazione delle relazioni di parentela indicandole come molto
più prossime affettivamente al mondo di significati del bambino rispetto alla classificazione con i
blocchi logici, più fredda e astratta). Qualcuno anche ricorda che ti facevi arrivare bici in scatola
che montavi per gli amici. Ricordiamo anche dibattiti molto vivaci sulla storia ai tempi dei
programmi della scuola elementare nel 1985 e delle Indicazioni nazionali nel 2012. Sei stato con
Rosaria co-fondatore del gruppo nazionale Storia e Territorio che ha avvicinato molti giovani alla
passione per la ricerca in didattica della storia e dell’ambiente. Ti immaginiamo, come sempre
presente, attento, affabile e generoso, percorrere con la tua bici nuovi sentieri e camminare su piste
di ricerca pronto a nuovi incontri.
In cammino. In ricerca
Grazie.
Documento completo
Caro Lando, io sono uno di quei maestri che ti diedero una mano e parteciparono al laboratorio
tenuto alla Virgilio, ti conoscevo soprattutto per il meraviglioso libro “La Storia di Hula” che
avevo utilizzato e letto ai miei alunni in passato, ma conoscerti di persona, fu (e rimane in me) una
delle cose più belle del mio trascorso lavoro. Allora trasformasti un’aula della Virgilio in un posto
magico e misterioso in cui l’elemento storico non entrava attraverso un metodo trasmissivo e
passivo ma attraverso la condivisione e la ricerca, spesso per errore, delle risposte ai bisogni
primari della sopravvivenza, creando così tutta una serie di stimoli e al contempo di categorie di
conoscenza che erano il risultato continuo del nostro agire ed interagire con gli altri. (E non è cosa
da poco).
Da allora ho sempre trovato il modo di filare le corde o di accendere piccoli focherelli con
materiali naturali e inimmaginabili. Il tuo era un insegnamento che rispettava non solo l’uomo e la
sua Storia ma anche e soprattutto la natura e l’ambiente di cui fa parte. Ti immagino in una fitta
foresta, all’interno di un piccolo Tepee riscaldato dal calore della tua umanità e conoscenza.
Ciao Lando da Daniele