Scambi di pace

Come parlare di pace con i bambini mentre il mondo vive conflitti e tensioni? Alcune proposte operative per scambi pacifici e per la corrispondenza.

Ingressi separati

In seguito al fatto della scuola di Via Trionfale a Roma ci chiediamo che cosa sia successo alla scuola italiana che già negli anni ’70 ha abolito le classi speciali ponendosi, rispetto agli altri paesi d’Europa, come apri-pista e modello nei processi di inclusione scolastica. Le responsabilità sono solo della scuola? Anna D’Auria fa un’analisi della situazione e pone alcune questioni su cui discutere. Potete inserire i vostri commenti.

Colpiscine uno per educarne cento…

Andrea Scan è stato sospeso dal servizio per la quarta volta in dieci mesi per essersi rifiutato di usare il registro elettronico. Un motivo per riflettere sull’uso di questo strumento, sulle problematiche che ha innescato e sulla normativa esistente in materia.

Contro i roghi del nostro tempo

Due storie diverse ma con la stessa violenta valenza simbolica: attaccare la carta stampata, la parola fissata, il pensiero e la creatività di un singolo o di un gruppo che vuole il riconoscimento di una differenza, la propria e quella degli altri, di un’emancipazione da uno stato di esclusione, del riconoscimento di una libertà: quella di auto-determinarsi nella propria soggettività e differenza. Il Movimento di Cooperazione Educativa esprime solidarietà a chi si oppone ogni forma di repressione della crescita culturale e della risoluzione non violenta dei conflitti.

Campagna VOTI A PERDERE

La scuola può produrre emancipazione dei soggetti, riuscendo a garantire a ciascuno, accanto all’esperienza della dignità, del valore personale, sociale, l’esperienza del successo formativo e il sentimento di auto efficacia. Oppure normalizzazione che, in una società non egualitaria, si traduce nel mantenere, (se non nell’amplificare) le differenze di ingresso economiche, sociali, culturali degli alunni a scuola. Per produrre emancipazione non servono VOTI. Aderite alla CAMPAGNA VOTI A PERDERE!

Uno spiraglio di speranza

E’ cambiato il Ministro dell’Istruzione. Conforta poter condividere la prima decisione di Lorenzo Fioramonti: accogliere il parere negativo del Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) e fermare l’avvio della sperimentazione di Educazione civica, che avrebbe introdotto, con un anno di anticipo rispetto a quanto previsto dalla L. 92/2019, questa disciplina nelle scuole già da quest’anno.