Ricominciare l’anno scolastico 2021/2022 come quello precedente in DAD/DDI, con i ‘recuperi’, le bolle, i banchi distanziati in file ordinate, gli orari ridotti, sedi e classi scoperte e il consueto ballo di supplenti ‘fino ad avente diritto’?
No grazie.
Nonostante le dichiarazioni sulla necessità di risarcire bambine e bambini, ragazze e ragazzi, con una scuola in presenza, garantire il tempo pieno, la copertura dei posti del personale dal 1settembre, introdurre cambiamenti nel modo di fare scuola aprendo le classi, mettendo la parola fine alla didattica trasmissiva, superare le “classi pollaio”…si prospetta un prossimo anno scolastico con le stesse criticità del precedente.
Al Presidente del Consiglio, al Governo, al Ministro dell’istruzione chiediamo un forte impegno responsabile per ripartire in condizioni meno disastrose delle precedenti, e fare in modo che l’esperienza vissuta orienti le scelte immediate per affrontare un’eventuale recrudescenza dell’epidemia. Ciò anche in virtù dei dati acquisiti dal MI nel corso di questo a.s. attraverso i numerosi monitoraggi sulla situazione delle scuole (classi sdoppiate, riduzione del tempo scuola,…), ma anche del Rapporto INVALSI del 14 u.s.