Il MCE ha aderito all’appello lanciato dal Coordinamento genitori democratici per sollecitare il mondo politico e culturale internazionale e dell’area islamica a salvaguardare il diritto all’istruzione e i vari progetti di scuola attivati nel territorio afgano nell’ultimo ventennio.
COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI:
APPELLO PER IL DIRITTO PRIMARIO ALL’ISTRUZIONE IN AFGHANISTAN
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MARIO DRAGHI
AL MINISTRO DELL’ISTRUZIONE PATRIZIO BIANCHI
AL MINISTRO DEGLI ESTERI LUIGI DI MAIO
Sulla tragedia che sta vivendo il popolo Afghano il Coordinamento Genitori Democratici vuole partire proprio dall’articolo di Chiara Saraceno in cui si denuncia la mai mutata emarginazione ed abbandono di milioni di bambini e bambine e delle loro famiglie.
Dunque una realtà che invoca azioni di sostegno alla sopravvivenza fisica ma anche indispensabili azioni di sostegno formativo, a partire dall’infanzia.
Se qualcosa di concreto è arrivato alla società civile afghana in questi anni, questo sono i vari progetti di scuola di emergenza messi in atto dalle ONG attive (es Pangea) sia in quelle aree periferiche emarginate, che nelle città, dove i ragazzi degli anni 2000 sono cresciuti nella prospettiva di una vita dura, ma possibilmente autodeterminata e consapevole.
I diritti primari della persona non abitano le coscienze senza la percezione del sé come individuo, che viene dal fruire della cultura e dell’istruzione, dal percepirsi come una risorsa preziosa per sé e per la propria comunità.
Noi genitori del CGD, chiedendo l’adesione convinta di tutte le associazioni della scuola – e in particolare quelle dei genitori – rivolgiamo un forte ed altissimo appello alle personalità influenti del mondo politico e culturale internazionale e dell’area islamica, affinché si salvaguardino i progressi e le conquiste ottenute a favore degli studenti e delle studentesse afghani.
E’ necessario, oggi più che mai, che si mantengano le collaborazioni consolidate nel tempo, per assicurare alle persone l’accesso all’istruzione, la condivisione del sapere, la diffusione della pratica culturale nel paese.
Di questo, milioni di bambini e bambine, ragazzi e ragazze afghani che non potranno sfuggire ad un destino opprimente hanno bisogno come del pane, come dell’acqua, come dell’aria. Le università e gli accademici, capaci di promuovere in Afghanistan il pensiero politico in tale direzione, facciano fino in fondo la loro parte.
COORDINAMENTO GENITORI DEMOCRATICI APS
Roma, 22 agosto 2021
PRIMI FIRMATARI A SOSTEGNO DELL’APPELLO:
TAVOLO SaltaMuri
MOVIMENTO DI COOPERAZIONE EDUCATIVA – MCE
Franco Lorenzoni – CASA LABORATORIO CENCI