Siamo associazioni educative e pedagogiche, contesti educativi e formativi, associazioni di famiglie, servizi di volontariato, enti del terzo settore profondamente sollecitati dal protrarsi della situazione di emergenza, attenti e vigili per le conseguenze sul piano della coesione sociale, della tenuta democratica, del peggioramento delle condizioni di vita dell’infanzia.
I diritti di tutti i bambini non possono essere compressi ancora a lungo a causa dell’isolamento.
È necessario un approfondimento sul ruolo che la scuola ha e dovrebbe avere per il futuro nel nostro Paese, mettendo finalmente al centro i bambini e i loro diritti.
Bisogna pensare a come colmare i dislivelli di partenza aggravati dal lungo periodo di sospensione per bambini e famiglie in situazioni di povertà e disagio.
Riteniamo necessario promuovere un’azione condivisa e partecipata che riesca a produrre un’analisi attenta dei diritti e delle differenze che condizioni sociali e culturali diverse producono sul loro godimento da parte di bambini e famiglie e a progettare interventi per la cura dei minori, dell’educazione, del tessuto sociale e del futuro della nostra democrazia, individuando opportune strategie, che siano capaci di dare valore, in primo luogo, ai desideri e alla creatività dei minori stessi.
L’educazione e la scuola devono essere uno spazio di esercizio di responsabilità comune e condivisa da tutti.
L’educazione costituisce il risultato ma anche la condizione della nostra democrazia che inizia dalla nascita e dal nido d’infanzia, trovando nei banchi di scuola la dimensione di universalità.
Stiamo vivendo una situazione straordinaria che coinvolge tutti i livelli della vita pubblica e delle istituzioni. In questa situazione alcuni aspetti basilari della funzione della scuola sono messi fortemente a rischio: 1) l’inclusione 2) la garanzia di contesti educativi e formativi adeguati alle diverse fasce d’età 3) la qualità dell’istruzione 4) il raggiungimento per tutti dello sviluppo pieno delle proprie potenzialità attraverso l’individualizzazione dell’insegnamento e la valutazione formativa. É rispetto a queste funzioni che vanno individuate, a nostro parere, le misure urgenti per la conclusione di questo anno scolastico, la riapertura del prossimo e la definizione di interventi per costruire nuove prospettive educative dalle scuole ai territori.